Albergo Ristorante Il Pescatore
Strada Statale 83 di Villetta Barrea (Aq) Tel. (+39) 0864.89347 - Fax. (+39) 0864.89439
Nel cuoredel Parco Nazionaled'Abruzzo
  • Home
  • Contatti
  • Listino prezzi
  • La struttura
    • Interni ed esterni
    • Villetta Barrea
    • Ristorante
    • Centro Benessere
    • Camere
Parco Nazionale d’Abruzzo

Luogo insolito, una misteriosa, selva, bella! Aggressiva! Bizzarra!! Il Parco Nazionale d’Abruzzo Lazio e Molise, fondato dall’ingegnere Erminio Sipari il 9 settembre del 1922. Con i suoi 44 mila ettari di superficie a cui vanno aggiunti altri 60 mila ettari di area a protezione esterna, è il più antico parco d’Italia. La parte abruzzese del parco è la più estesa. Risalendo il corso del fiume Sangro ci si immerge nelle prime foreste di faggio, regno dell’orso, che le percorre nelle ore della notte e del primo mattino. L’alta valle del Sangro è il cuore del Parco. La storia della civiltà rurale e pastorale locale si è sviluppata traendo nutrimento dalle sue acque e la lavorazione della terra si è concentrata soprattutto lungo le sue rive. Il centro abitato di Pescasseroli è la sede del Parco. Scendendo lungo il corso del fiume Sangro, compare lo sperone roccioso che ospita Opi, con l’interessantissima struttura architettonica. La parte più antica dell’abitato si affaccia sulla Foce, una stretta gola attraversata dal Sangro.
Diversi e interessanti sono gli itinerari naturalistici: L’altopiano della Macchiarvana è da visitare, specialmente in primavera e in autunno. Dal valico di Forca d’Acero inizia la cresta delle Pietre Rosse e della Valle Inguagnera. Dal monte San Nicola si apre l’anfiteatro montuoso della Sella delle Gravare, dei tre Mortari e del Monte Amaro: la conca dell’anfiteatro è la famosa Val Fondillo, uno dei luoghi più suggestivi del Parco. I due itinerari che l’attraversano regalano sensazioni speciali: i prati illuminati dalla luce del sole, le fronde basse dei faggi, il torrente Fondillo e il suo frusciare inconfondibile nel sottobosco dipingono un paesaggio magico e indimenticabile. Più a sud si scopre il gruppo montuoso della Camosciara, una spettacolare e rara formazione dolomitica che racchiude come una conchiglia un paesaggio dolce e sinuoso di foreste di cerri, aceri, faggi, di boschetti di ginepro, di piccoli e grandi prati che degradano delicatamente verso la valle. I crepacci del Balzo della Chiesa, del monte Capraro e del monte Sterpi d’Alto sono nascosti talvolta dalle fronde scure di gruppi di rarissimi pini neri. Gli itinerari in questo angolo di paradiso dove madre natura è libera di manifestarsi in tutto il suo splendore sono selezionati ed esclusivi. La Camosciara è infatti una riserva integrale. In alto, sulle pendici orientali del monte Sterpi d’Alto e lungo l’antico tratturo regio, sorge il grazioso borgo di Civitella Alfedena. Di origine medievale vanta la particolare conservazione delle sue caratteristiche architettoniche e della sua integrità paesaggistica. Le case di pietra del centro storico sono tutte raccolte intorno alla chiesa barocca di San Nicola. Da Civitella Alfedena è possibile partire in escursione su itinerari veramente esclusivi oltre che visitare il museo e l’area del lupo e l’area lince. L’escursione alla Val di Rose è una delle più famose del Parco e garantisce l’incontro con branchi di camosci al pascolo. A Villetta Barrea l’architettura di alcuni palazzi ricorda la presenza di alcune famiglie nobiliari che dominavano su una società rurale e pastorale. Alle sue spalle il Pino Nero si arrampica sulle ripide pendici del Monte Mattone. Da qui, attraverso il passo Godi e oltre i confini del Parco, si raggiungono la valle del fiume Saggittario e il caratteristico borgo di Scanno, ricco di cultura e attività tradizionali. Barrea da il nome al Lago adagiato ai suoi piedi e possiede un centro storico di grande valore. Si affaccia su una selvaggia gola scavata dal Sangro nel tempo con impazienza. Vari itinerari portano alla Valle Iannanghera, all’altopiano morenico del lago Vivo e sotto le creste della grandiosa catena montuosa che congiunge il monte Meta al monte Petroso, la cima più alta del Parco. La selva Bella, la valle del Rio Torto, le foreste sulle pendici del monte Tartaro congiungono i territori di Barrea a quelli di Alfedena.

DOVE SIAMO
Albergo Ristorante il Pescatore
P.IVA: 01223450667
Via Roma, 80, 67030 Villetta Barrea AQ Tel. (+39) 0864.89347 Fax. (+39) 0864.89439
  • Home
  • Villetta Barrea
  • Ristorante
  • Centro Benessere
  • Parco Nazionale d’Abruzzo
  • Dintorni
  • Interni ed esterni
  • Listino prezzi
    Privacy & Cookie Policy